Il remarketing è come quella Ex che non importa da quanto tempo tu abbia eliminato il numero e bloccato i social, la ritrovi al bar, in discoteca, e anche alla cena che hai organizzato da mesi con la tua nuova famiglia.
Conosci bene la sensazione? Mi dispiace per te, ci siamo passati tutti.
Anche se nel mondo reale “stalkerare” una persona fisica può implicare una serie di conseguenze legali a partire da una bella denuncia, a livello di marketing “perseguitare” i poveri utenti malcapitati sul vostro sito o sulla vostra pagina può portare a risultati veramente sorprendenti.
Pronto a scoprire di più?
Significato della parola remarketing
Remarketing (o Retargeting) è un termine che si riferisce a una tipologia di annunci specifica che ti permette di raggiungere ed entrare in contatto con utenti che hanno visitato già almeno una volta il tuo sito web o la tua pagina social. In particolar modo comprende quella fascia di utenti che, una volta interagito con i tuoi contenuti, non hanno compiuto nessun tipo di azione (acquisto, iscrizione, e così via).
Proprio per questo motivo entra in gioco il Remarketing: “hai visitato il mio sito, e non hai comprato nulla? Ora ci penso io. I miei prodotti ti tormenteranno per sempre”
Lo scopo del remarketing è di conseguenza quello di convincere gli utenti incerti e indecisi a compiere l’ultimo passetto che non hanno avuto il coraggio di compiere prima (o la voglia). Perché “perseguitare” utenti che hanno già visitato il nostro sito e hanno spontaneamente deciso di non acquistare nulla? Semplice: quante volte sei entrato in un negozio e hai pensato “domani torno e lo compro?”
Remarketing Google ADS
Parliamo della prima tipologia di annunci di remarketing: quelli basati su un pixel.
Un esempio pratico: hai bisogno di un vestito da suora per Halloween, trovi un sito che ne vende di carini. Non trovi la taglia o la spedizione non conviene. Esci dal sito. Ma i Cookie sanno tutto.
Inutile dire che troverai quel vestito da suora ovunque. Infatti, digitando su Google “vestito da suora” molto probabilmente ad uscire sarà l’annuncio dello stesso modello che hai deciso di non acquistare. Questo perché con Google Ads si possono pubblicare annunci molto specifici, ad esempio sulla base di una particolare pagina o prodotto che l’utente ha visitato. Tuttavia, raggiungere un alto livello di precisione può richiedere tempo.
La seconda tipologia di remarketing è quella basata sugli elenchi di contatti raccolti nel tempo dalla tua attività. Questa strategia è più mirata e un esempio molto comune riguarda tutta l’azione pubblicitaria che ha come soggetto le newsletter. Le persone che si iscrivono spontaneamente alla newsletter del tuo sito riceveranno continuamente aggiornamenti e promozioni riguardanti i tuoi prodotti, e saranno quindi stimolati all’acquisto soprattutto se sarai tu a garantirgli offerte particolari e personalizzate, il tutto coronato da una grafica accattivante e da un copy convincente.
Remarketing Facebook
Anche Facebook, essendo il remarketing una strategia in circolazione da svariati anni, ha predisposto ai propri utenti la possibilità di creare campagne personalizzate con lo scopo di rimanere sempre al centro dell’attenzione.
Quali sono le migliori strategie per avviare una campagna di remarketing su Facebook?
Prima di tutto scegliere il contenuto giusto. Ti hanno appena lasciato, sai che la incontrerai in discoteca con il nuovo ragazzo. Il tuo outfit deve gridare “guarda cosa ti sei persa”.
Facebook ti offre l’opportunità di identificare e selezionare le persone che sono già entrate a contatto con il tuo brand, che hanno acquistato sul tuo sito o che hanno interagito con il tuo profilo. In questo modo è possibile creare un pubblico mirato combinando i target in maniera funzionale. Come riesce Facebook a capire così tante cose? Semplice, tramite un codice che viene applicato sui propri spazi digitali e che permette alla piattaforma di monitorare il comportamento degli utenti.
Ovviamente il segreto è tutto nella raccolta dati.
Tra le opzioni che Facebook mette a disposizione vi è quella di creare un pubblico composto da tutti gli utenti che hanno interagito con la vostra pagina in un determinato periodo di tempo. Inoltre potete selezionare il target in base al tipo di interazione che ha avuto con la vostra pagina selezionando ad esempio tutte le persone che sono “cascate” nei vostri messaggi o nei vostri DM.
Ovviamente la selezione del pubblico dipende da quello che è l’obiettivo della vostra campagna. Esempio: esce una nuova collezione del vostro brand, in questo caso vi serve un pubblico ampio e potete perciò selezionare tutte le persone che hanno anche solo visualizzato il vostro profilo. Se l’obiettivo è invece più specifico (ad esempio vendere un unico servizio), ovviamente il pubblico sarà di conseguenza ristretto.
Insomma, un sacco di cose belle che bisogna saper usare.
In breve possiamo affermare che il giusto procedimento per creare una campagna di remarketing efficace sia: analizzare i dati, definire l’obiettivo della campagna e definire il pubblico in base all’obiettivo stesso.
Conclusioni?
Il remarketing è una strategia di marketing potentissima che, come ogni altra strategia, deve essere studiata e programmata nel migliore dei modi affinché garantisca risultati concreti.
A chi puoi affidarti?
– a te stesso (ti basta studiare un po’ e conoscere gli strumenti base di Google e Facebook)
– a un esperto (come la nostra agenzia e molte altre agenzie pubblicitarie che da anni si informano per perfezionare “il tiro”)
– al tuo ex o alla tua ex, indiscussi professionisti del settore
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