Progettazione e sviluppo di un’idea di disegno
Cosa significa progettare?
Questa, molto probabilmente, è una domanda che in molti vi siete posti. Creare un qualcosa nasce da un’idea e si sviluppa tramite il disegno.
Nell’ambito dell’agenzia di comunicazione infatti, creare un progetto di comunicazione efficace richiede l’ideazione di una strategia vincente, che si sviluppa poi attraverso un accurato lavoro di progettazione e design.
Ma come nasce un’idea?
Pensare a forme, funzioni e materiali è il primo passo per realizzare un concetto, che sia architettonico o di design.
Il vero problema sta nello scegliere quale forma dare, quale funzione attribuire e quale materiale si sposa meglio al prodotto che vogliamo ottenere.
Tutto nasce, dunque, dal DISEGNO.
Innanzitutto, si rappresentano su un pezzo di carta sagome e schizzi che vanno a sovrapporsi, incastrarsi e ruotare fino a raggiungere una figura bidimensionale interessante.
Poi si passa allo sviluppo del concept con un modello tridimensionale, che va sempre più a definire la nostra creazione, e un po’ come degli scultori tagliamo e aggiungiamo pezzi.
A questo punto passiamo alla realizzazione del progetto, aiutandoci con i software disponibili per la rappresentazione grafica.
Le tecniche di rappresentazione grafica
Qui le regole base del disegno ci vengono in nostro aiuto.
Le famose proiezioni ortogonali che facevamo alle medie, su quelle tavole riquadrate, mentre la professoressa ci sgridava per la matita sbagliata, ritornano utili.
Si prende, dunque, un triedro di Monge e si passa alla raffigurazione dell’oggetto in:
- Vista frontale (sul piano verticale, detto PV)
- Vista laterale (sul piano laterale, detto PL)
- Vista dall’alto (sul piano orizzontale, detto PO)
Le proiezioni ortogonali sono la forma base del disegno bidimensionale, in cui noi possiamo esprimere la nostra idea.
Un altro pilastro per la comunicazione del concetto è la prospettiva.
Il disegno prospettico ci permette di dare uno spessore al nostro disegno, soprattutto con l’appoggio delle ombre, in modo da evidenziare i diversi punti di vista come se fossero nella realtà.
La prospettiva nasce con lo scopo di creare un disegno più veritiero alla realtà, appoggiandosi su due elementi fondamentali:
- La linea di terra;
- Il punto di fuga.
Essa crea un’immagine distorta in base a dove l’uomo guarda l’oggetto.
Però, la prospettiva non rispetta le dimensioni e le proporzioni reali del progetto, e qui viene in nostro soccorso l’assonometria.
Attraverso le tecniche di rappresentazione grafica risulta dunque possibile progettare e analizzare in maniera spaziale anche oggetti complessi e astratti, difficili da visualizzare a mente.
L’assonometria
Chiamala pure assonometria ma non si tratta altro che di una prospettiva particolare, perché basa la sua rappresentazione sui 3 assi cartesiani x, y e z.
Esistono vari tipi di assonometrie:
- Assonometria obliqua, che si ottiene quando il raggio di proiezione scelto è inclinato rispetto al quadro di proiezione. Esso si divide a sua volta in:
- Assonometria cavaliera, che può essere frontale (quando il piano verticale fa da piano di proiezione) o militare (quando il piano di proiezione è quello orizzontale);
- Assonometria generica, quando gli assi x, y e z hanno angoli diversi rispetto al quadro.
- Assonometria ortogonale, quando si considerano raggi proiettanti perpendicolare al quadro (nonostante quest’ultimo sia inclinato ai tre piani di riferimento), e si divide in:
- Assonometria isometrica
- Assonometria dimetrica
- Assonometria trimetrica
I software di rappresentazione grafica
Una volta che abbiamo concepito la nostra idea di disegno, dove possiamo rappresentarli per bene?
Sicuramente, il primo step è di usare gli strumenti tradizionali, ovvero carta e penna e metterci lì a tracciare ogni singola riga.
Dopodiché, si passa al PC dove possiamo utilizzare dei software appositi come il classico AutoCAD della Autodesk.
Se ti stai chiedendo quel software utilizzare è molto difficile rispondere a questa domanda.
In primo luogo, infatti, la miglior cosa da fare è usare i programmi richiesti o dal programma di studi o dallo studio e in seguito diventa solo una questione di abitudine, fidati.
Se sei una persona che già per la rappresentazione 2D usa AutoCAD, che è un software della Autodesk, molto probabilmente ti conviene usare programmi che fornisce la stessa casa per la progettazione 3D.
Esistono altre case come la Graphisoft, che ha ottimi programmi di progettazione parametrica, come Archicad. Anche Adobe fornisce dei buoni appoggi per la creazione dei nostri elaborati.
Qui però il discorso è molto ampio, ed è impossibile stabilire chi sia meglio di chi, soprattutto per la grande rivalità tra Revit e Archicad.
Si parla, infatti, di due software che hanno come obbiettivo l’architettura parametrica ma:
- il primo è più complesso e difficile da usare;
- il secondo è più intuitivo ma possiede minori funzionalità (anche se con gli ultimi aggiornamenti la differenza si va sempre più ad assottigliare).
Tramite questi software puoi essere in grado di arredare a tuo piacimento il tuo studio, progettare un oggetto di vita quotidiana come una lampada e, in definitiva, rappresentare graficamente tutto ciò che desideri!
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